Myzus persicae e Aphis fabae
Sono gli afidi più dannosi soprattutto perchè fungono da vettore per il Giallume virotico (soprattutto il Myzus). Entrambi presentano sia delle forme alate che attere.
Diffusione
In valle Padana il periodo di maggiore comparsa si ha nei mesi di giugno e luglio; la soglia di intervento si realizza quando il 20-30% delle piante presentano colonie.
Ciclo
In genere sverano come "uovo d'inverno" ed in primavera si disperdono nelle più svariate specie erbacee sulle cui foglie sviluppano numerose generazioni. Nelle condizioni di minor rigore invernale il Myzus può perpetuarsi anche come forma attera parassita mentre il Fabae come femmine virginopare.
Danni
Le maggiori infestazioni si hanno dopo inverni miti. L'afide provoca danni diretti pungendo le foglie ed iniettandovi saliva suggendo poi i succhi vegetali. Le foglie assumono, se colpite intensamente, un aspetto increspato, con bordi accartocciati e si presentano coperte di abbondante melata. Come già detto però i danni maggiori derivano dalla capacità dell'afide di trasmettere le virosi (danno indiretto).
Lotta
Le forti infestazioni sono spesso tenute a freno sia dai nemici naturali dell'afide come molte Coccinelle, i Sirfidi, i Crisopidi e vari Imenotteri che dall'insetticida sistemico usato per la geodisinfestazione o inserito nella confettatura del seme. Se si raggiunge comunque la soglia di intervento si devono effettuare non tardivamente trattamenti afidici specifici con prodotti a base di Acefate, Dimetoato, Etionfencarb, Ossidemeton-metile e Pirimicarb
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