Danni
Le nottue sono generalmente polifaghe, attaccano infatti oltre la barbabietola anche altre colture (orticole, medica, patate, ornamentali, ecc.). Durante le ore più calde rimangono generalmente al riparo nei primi strati del terreno, nel colletto o in zone fogliari particolarmente riparate. Si nutrono principalmente dell'apparato fogliare risparmiando nervature e picciolo. Popolazioni particolarmente numerose possono determinare sia la completa defogliazione di ampie aree del bietolaio sia consistenti erosioni dei fittoni.
Metodi di lotta
Prodotti chimici
Piretroidi
- Agiscono prevalentemente per contatto, sono liposolubili e penetrano nelle parti più sensibili della cuticola interferendo sul sistema nervoso paralizzando la larva
- Agiscono rapidamente
- Azione secondaria per ingestione e repellente
- I prodotti di ultima generazione hanno una discreta persistenza essendo fotostabili, manifestando comunque una maggiore efficacia in periodi stagionali più freschi
- Sono miscibili con i prodotti fungicidi, concimi fogliari, diserbanti
- Appartengono a classi tossicologiche basse
- Vengono distribuite quantità di p.a. basse per trattamento
- Sono prodotti di copertura
Fosforganici
- Agiscono prevalentemente per ingestione, ma anche per contatto
- Alcuni hanno azione citotropica più o meno accentuata (riescono a penetrare nei primi strati della pianta), altri azione inalatoria creando delle piccole fumigazioni nella massa fogliare
- Interferiscono sul sistema nervoso
- Possono dare effetti fitotossici alla pianta se miscelati con fungicidi, concimi fogliari, diserbanti
- Garantiscono una discreta persistenza
Azotorganici e Clororganici
- Agiscono per ingestione e per contatto
- Interferiscono sul sistema nervoso
- Appartengono a classi tossicologiche alte
- Possono dare effetti fitotossici alla pianta se miscelati con fungicidi, concimi fogliari
- I clororganici hanno una lunga persistenza
- Gli azotorganici hanno azione citotropica
Prodotti biologici
- Preparati di bacillus thuringiensis subspecie kurstaki al 6.4%
- Agiscono esclusivamente per ingestione
- Producono cristalli proteici tossici nell’intestino delle larve che cessano di alimentarsi
- Persistenza limitata
- Selettivo
Mezzi Meccanici
Le attrezzature irroranti rivestono un ruolo fondamentale per l’efficacia del trattamento
- Devono essere ben manutenzionate
- Devono essere in grado di distribuire la miscela acqua/prodotto stabilita (taratura)
- Il personale che le utilizza deve essere specializzato
- Sono da preferirsi ugelli a ventaglio per l’uniformità distributiva che garantiscono
- Volumi di acqua elevati favoriscono una maggiore bagnatura delle foglie
- Impianti aeroassistiti possono rendere più efficace un trattamento
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Apparato fogliare colpito

Defogliazione completa

Fittone colpito |
Nemici naturali
- Abiotici: Vento, piogge importanti, alte o basse temperature
- Biotici: virus, batteri, funghi, insetti, uccelli, lucertole
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Conclusioni
- Esiste in commercio un’ampia gamma di insetticidi efficaci, è consigliabile alternarli (anche con prodotti biologici) per limitare il fenomeno della tolleranza
- Non trascurare le prime generazioni, ogni femmina darà origine a centinaia di individui, trattamenti in presenza di popolazioni numerosissime pur se efficaci possono non risolvere il problema per la presenza contemporanea di diversi stadi larvali
- Compatibilmente con l’organizzazione aziendale, trattare nelle ore più fresche, la presenza del parassita sulla foglia al momento del trattamento è indubbiamente un vantaggio
- Usare attrezzature in buono stato di manutenzione, con ugelli a ventaglio (vedi anche barre irroratrici); l’efficacia è maggiore con impianti aeroassistiti
- Non è facile far arrivare il prodotto sul bersaglio (foglie/larve), utilizzare quindi volumi di acqua elevati per bagnare più superficie possibile
- Beta ha istituito un Servizio di Monitoraggio Nottue utile per valutare il grado di presenza di questi insetti in alcuni comprensori bieticoli
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